Hai dubbi o domande sull'uso della sigaretta elettronica? Chiamaci o passa a trovarci in negozio, sapremo sicuramente aiutarti!
Intanto, se vuoi, puoi leggere le domande più comuni che ci vengono poste!
ultimo aggiornamento: 04 Maggio 2017
E' noto che tra i più decisi avversari delle sigarette al tabacco vi sono proprio gli ex fumatori.
Il perché questo accade è poco noto, e vale la pena di spiegarlo.
L'ABITUDINE DEL CERVELLO AGLI ODORI
Il nostro cervello è una macchina impressionante e possiede la capacità di adattare le nostre percezioni all'ambiente che ci circonda.
E' noto a tutti che il nostro cervello è in grado di abituarsi alla presenza di odori terribili tanto che, dopo un certo tempo, non li sente più.
Qualche volta, magari in vacanza, vi sarà capitato di andare in campagna o in montagna ed entrare in una stalla chiedendovi come sia possibile potere lavorare in un ambiente simile.
Semplice. Il nostro cervello applica un “filtro” al segnale della puzza di stalla e l'allevatore, semplicemente, non lo sente più.
Allo stesso modo accade per quegli operatori che lavorano in luoghi altrettanto maleodoranti, quali le fognature, alcune fabbriche, oppure nelle discariche ecc. Il nostro cervello "si abitua" alla presenza di quell'odore e, semplicemente, lo cancella dalle sensazioni che percepiamo.
Allo stesso modo il cervello si "abitua" alla puzza di fumo di tabacco.
Quando fumiamo una sigaretta al tabacco la combustione produce una notevole quantità di sostanze, quelle che venivano definite sui vecchi pacchetti di sigarette come "condensato", con un termine falsamente rassicurante,
Questo condensato è un composto di idrocarburi aromatici policiclici, polveri sottili e residui carboniosi che inaliamo insieme a tutte le altre schifezze tossiche contenute nel fumo di sigaretta.
Questo condensato PUZZA. Di cosa ? Provate a mettere il naso presso un portacenere e lo saprete !!
Scherzi a parte il fumo di sigaretta ha un odore terribile. Un odore che il nostro cervello "cancella" permettendoci di "abituarci". Non è infrequente, infatti, che un fumatore possa rimanere presso altri fumatori senza sentire fastidio per l'odore emanato dalle sigarette degli altri.
MA QUANTO CONDENSATO INALIAMO CON LE SIGARETTE AL TABACCO ?
Molto. Per avere la prova di quanto sia il condensato emesso da una sigaretta al tabacco è sufficiente fare un semplice test.
Provate ad esalare il fumo di sigaretta tenendo un lembo di un fazzoletto bianco davanti alla bocca.
Diventerà rapidamente giallo, poi marrone !! Quella sostanza che ingiallisce il fazzoletto è il condensato. Un altro test è mettere un filtrino tipo DAVID ROSS sulla sigaretta, che si compra in tabaccheria. Il filtrino raccoglierà, in breve, una grande quantità di condensato, diventando nero.
Orribile a vedersi se si pensa che quella schifezza finisce nei nostri polmoni...
COSA SUCCEDE QUANDO UN FUMATORE INIZIA A SVAPARE ?
Poco a poco il vapore ripulisce le vie aeree dai residui di condensato attraverso l’esalazione del vapore prodotto dalla e-cig.
Il glicole, infatti, è un blando solvente degli idrocarburi aromatici. Quindi, poco per volta, il vapore esalato si “porta via” i residui catramosi presenti specialmente nei “turbinati”, quella parte del naso interna al cranio.
Questa area del naso è contorta e piena di anse poiché è compito dei turbinati “ripulire” l’aria che dovrà arrivare ai polmoni. L’aria, percorrendo queste anse, si ripulisce della polvere e dei corpuscoli che altrimenti arriverebbero ai polmoni.
Inoltre, eliminando il fumo di sigaretta, le mucose che ricoprono i turbinati si disinfiammano, lentamente ma progressivamente, favorendo la rigenerazione della “pelle” che ricopre queste mucose. Il ricambio della pelle nuova, che si forma sotto quella vecchia, spinge via i residui di catrame.
Questi fenomeni sono presenti in tutti i soggetti che smettono di fumare, ma nel caso dello svapo questi sono accelerati. E’ come attendere che le mani si ripuliscano da sole, rigenerando una pelle nuova sui palmi e sul dorso, invece che lavarle con l’acqua regolarmente.
COSA SUCCEDE QUANDO IL CATRAME NON C'È PIÙ ?
Il nostro cervello torna a percepire l’odore del fumo di sigaretta perché non c’è più quel puzzo persistente nel nostro naso a impedirne la percezione.
In parole semplici il nostro cervello si “disabitua” all’odore terribile del fumo di sigaretta, tornando a percepirlo di nuovo quando qualcuno fuma vicino a noi.
Il cervello, inoltre, fa di più. Quell’odore terribile viene associato a qualcosa di tossico, di cattivo per il nostro corpo. Ecco perché agli ex-fumatori l’odore del fumo di sigaretta risulta persino più sgradevole che ai non fumatori.
Questa è la ragione per la quale molti ex-fumatori risultano più sensibili (e spesso addirittura accusati di essere diventati “talebani”) nel rifiutare le sigarette: il loro cervello reagisce peggio alla puzza di fumo.
Il nostro cervello è una macchina incredibile e meravigliosa.
Diamogli ascolto.
ultimo aggiornamento: 14 Aprile 2017
Il segnale più semplice da individuare è che la vostra e-cig ha un terribile sapore di bruciato.
Questo accade perchè il cotone all'interno della coil (resistenza) si è consumato.
Un altro sintomo che ci dice che è ora di cambiare la resistenza è che la vostra e-cig non "tira" più bene, il vapore arriva a fatica ed ha uno strano gusto.
Pur essendo sintomo del medesimo problema, quello della insufficienza del vapore è un sintomo che la resistenza ha raggiunto la fine della sua vita ed è ora di cambiarla.
In negozio potremo eventualmente valutare insieme a voi la necessità di cambiare la vostra resistenza o, in alternativa, dissipare qualsiasi dubbio in merito.
A volte, infatti, il fatto che la e-cig non "tiri" più bene è un sintomo di un problema diverso, magari dipendente da una errata regolazione della batteria o dell'atomizzatore.
ultimo aggiornamento: 11 Aprile 2017
Quando si iniziò a parlare di sigaretta elettronica le campagne pubblicitarie fecero leva sul fatto che si potesse fumare dappertutto. Oggi sappiamo che non è proprio così, anche se non è perfettamente chiaro dove si possa e dove no.
Dunque, attualmente, l’uso delle sigarette elettroniche rimane vietato per legge:
Nessun divieto, invece, nei locali pubblici, fermo restando la possibilità per esercenti o gestori di sale e ristoranti, così come nelle aziende, di dare indicazioni sulla possibilità o meno di “svapare” in pubblico. Ad esempio, negli uffici e nei negozi per ora l’uso delle sigarette elettroniche dipende un po’ dalla concezione che ne hanno capi, proprietari dei negozi stessi e datori di lavoro.
Nuovo Trasporto Viaggiatori, Trenord e Trenitalia hanno vietato l’uso delle sigarette elettroniche sui loro treni, così come alcune compagnie aeree (Alitalia, Air France, Easy Jet e Rayanair), a meno che si tratti di sigarette elettroniche che non producono vapore: in ogni caso il comandante dell’aereo o di una nave può decidere a suo insindacabile giudizio se la sigaretta elettronica può essere o meno fumata a bordo.
(dati Aprile 2017)
(dal sito: La Legge Per Tutti)